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Messaggio numero 2562 del 25-06-2022


Direzione Generale

sviluppo delle relazioni con gli Istituti di Patronato

L’Istituto ha da tempo avviato un percorso di transizione verso un nuovo modello di erogazione del servizio differenziato e inclusivo, che pone al centro l’utente e i suoi bisogni. A tal fine, oltre a digitalizzare i servizi per rendere autonomo il cittadino, intende rafforzare e potenziare i rapporti con gli intermediari. Attraverso detti partner istituzionali, infatti, l’Istituto può raggiungere e offrire servizi di elevata qualità anche agli utenti che non hanno competenze digitali o che necessitano di assistenza per ottenere informazioni o presentare domande di prestazione.

Riconoscendo questo importante ruolo di co-partecipazione alla creazione di valore per l’utente finale, l’Istituto sta lavorando al rinnovo del Protocollo d’intesa nazionale con gli Istituti di Patronato, al quale si ispireranno anche i protocolli territoriali, per garantire agibilità e percorsi specifici, anche a livello locale, per lo svolgimento della missione istituzionale di tutela e rappresentanza dei cittadini propria di tali Enti.

Gli elementi che caratterizzeranno detta intesa saranno:

  • coinvolgimento e condivisione con i Patronati delle informazioni che abbiano un impatto rilevante sulla loro attività e avvio di tavoli tecnici quali occasioni di confronto preventivo su situazioni di cambiamento organizzativo in relazione all’emanazione di nuove norme;

  • introduzione di nuovi strumenti di comunicazione elettronica finalizzati a promuovere il colloquio tra gli operatori delle sedi locali e gli operatori dei Patronati;

  • implementazione del colloquio telematico con i Patronati, per una maggiore tempestività e accuratezza nell’erogazione delle prestazioni.

Coerentemente, in attesa della sottoscrizione dell’accordo, le Strutture centrali sono invitate a sviluppare sempre più stretti rapporti di collaborazione con i Patronati, per cogliere tutte le opportunità di confronto. Questi, infatti, in forza della loro esperienza, della vicinanza al cittadino e quindi della conoscenza dei suoi bisogni, possono portare contributi significativi di rilevante valore su questioni normative, procedurali e tecnologiche.

Allo stesso modo, le strutture territoriali sono invitate a consolidare il rapporto con gli Istituti di Patronato e ad assumere a livello locale ogni idonea iniziativa volta a rafforzare le sinergie e le relazioni con gli stessi, già peraltro improntate alla massima collaborazione e trasparenza, come previsto dalle linee guida del vigente Accordo tecnico-operativo.

Pertanto, oltre alla doverosa garanzia di agibilità e percorsi specifici, per consentire loro di svolgere la funzione di tutela e rappresentanza, nell’ambito dei tavoli tecnici previsti dall’art.5 dell’accordo tecnico-operativo, le strutture territoriali potranno concordare le modalità per l’attivazione di punti di consulenza, funzionali all’accesso privilegiato alle comunicazioni, attraverso tutti i canali d’interazione con l’Istituto. Inoltre, dovranno essere promosse, sia a livello centrale che territoriale, iniziative formative in favore del personale dei Patronati in occasione dell’introduzione di nuove misure da parte del legislatore.

Il Direttore Generale

Vincenzo Caridi

L’Istituto ha da tempo avviato un percorso di transizione verso un nuovo modello di erogazione del servizio differenziato e inclusivo, che pone al centro l’utente e i suoi bisogni. A tal fine, oltre a digitalizzare i servizi per rendere autonomo il cittadino, intende rafforzare e potenziare i rapporti con gli intermediari. Attraverso detti partner istituzionali, infatti, l’Istituto può raggiungere e offrire servizi di elevata qualità anche agli utenti che non hanno competenze digitali o che necessitano di assistenza per ottenere informazioni o presentare domande di prestazione.

Riconoscendo questo importante ruolo di co-partecipazione alla creazione di valore per l’utente finale, l’Istituto sta lavorando al rinnovo del Protocollo d’intesa nazionale con gli Istituti di Patronato, al quale si ispireranno anche i protocolli territoriali, per garantire agibilità e percorsi specifici, anche a livello locale, per lo svolgimento della missione istituzionale di tutela e rappresentanza dei cittadini propria di tali Enti.

Gli elementi che caratterizzeranno detta intesa saranno:

  • coinvolgimento e condivisione con i Patronati delle informazioni che abbiano un impatto rilevante sulla loro attività e avvio di tavoli tecnici quali occasioni di confronto preventivo su situazioni di cambiamento organizzativo in relazione all’emanazione di nuove norme;

  • introduzione di nuovi strumenti di comunicazione elettronica finalizzati a promuovere il colloquio tra gli operatori delle sedi locali e gli operatori dei Patronati;

  • implementazione del colloquio telematico con i Patronati, per una maggiore tempestività e accuratezza nell’erogazione delle prestazioni.

Coerentemente, in attesa della sottoscrizione dell’accordo, le Strutture centrali sono invitate a sviluppare sempre più stretti rapporti di collaborazione con i Patronati, per cogliere tutte le opportunità di confronto. Questi, infatti, in forza della loro esperienza, della vicinanza al cittadino e quindi della conoscenza dei suoi bisogni, possono portare contributi significativi di rilevante valore su questioni normative, procedurali e tecnologiche.

Allo stesso modo, le strutture territoriali sono invitate a consolidare il rapporto con gli Istituti di Patronato e ad assumere a livello locale ogni idonea iniziativa volta a rafforzare le sinergie e le relazioni con gli stessi, già peraltro improntate alla massima collaborazione e trasparenza, come previsto dalle linee guida del vigente Accordo tecnico-operativo.

Pertanto, oltre alla doverosa garanzia di agibilità e percorsi specifici, per consentire loro di svolgere la funzione di tutela e rappresentanza, nell’ambito dei tavoli tecnici previsti dall’art.5 dell’accordo tecnico-operativo, le strutture territoriali potranno concordare le modalità per l’attivazione di punti di consulenza, funzionali all’accesso privilegiato alle comunicazioni, attraverso tutti i canali d’interazione con l’Istituto. Inoltre, dovranno essere promosse, sia a livello centrale che territoriale, iniziative formative in favore del personale dei Patronati in occasione dell’introduzione di nuove misure da parte del legislatore.

Il Direttore Generale

Vincenzo Caridi



Fonte: Inps

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