Attualmente la Naspi è riconosciuta ai lavoratori che hanno perduto involontariamente l’occupazione e che presentino i seguenti requisiti:
- Siano in stato di disoccupazione
- Possono far valere, nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione, almeno 13 settimane di contributi
- Possono far valere 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° Gennaio 2022 il ddl di bilancio cancella definitivamente il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo.
Stop alle 30 giornate di lavoro effettivo
Per avere diritto alla Naspi non sarà più richiesto il requisito di 30 giornate di lavoro effettivo e la riduzione del trattamento (3% del mese) scatterà dal primo giorno del sesto mese (anziché dal primo giorno del quarto mese).
Spostata la riduzione
Il disegno di legge prevede che con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022, la Naspi si riduca del 3% ogni mese dal sesto mese di fruizione.
Se il beneficiario ha compiuto i 55 anni alla data di presentazione della domanda di Naspi la riduzione scatterà invece dal 1° giorno dell’ottavo mese di fruizione.
Resta confermata la durata del trattamento pari alla metà delle settimane lavorate nel quadriennio anteriore la perdita involontaria dell’occupazione (quindi per un massimo di 24 mesi).