Ape sociale

di cosa si parla

In breve

L’A.pe social è una forma di flessibilità per l’accesso alla pensione di vecchiaia. L’indennità è a carico dello Stato,erogata dall’Inps e possono richiederla i residenti in Italia iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (A.g.o) dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive dell’A.g., alla gestione dei lavoratori autonomi, alla Gestione Separata. C’è l’obbligo di cessazione dell’attività lavorativa (dipendente,autonoma, parasubordinato svolto in Italia o all’Estero).

Criteri di raggiungimento

Il requisito anagrafico richiesto è aver compiuto 63 anni di età , quello contributivo prevede:

Agli appartenenti alle prime tre categorie è richiesta un’anzianità contributiva minima di 30 anni, che sale a 36 per la quarta. 

Per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoloi in ceramica e terracotta il requisito dell’anzianità contributiva è ridotto a 32 anni.

 

Il calcolo per coloro che hanno contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo presso più gestioni il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato pro quota per ciascuna gestione secondo Per le donne è previsto uno sconto di un anno per ogni figlio nella misura massimale di due anni.

La decorrenza equivale al primo giorno del mese successivo della domanda di accesso al beneficio.

L’Ape sociale è prevista fino al raggiungimento dell’età per la vecchiaia, l’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1500 euro) o pari a 1500 euro (se la pensione è pari o maggiore di detto importo).

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